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La UE approva: a breve sul mercato i primi insetti commestibili legalmente

L’ufficializzazione della decisione arriverà nelle prossime settimane, ma è ormai certo che a breve inizieranno ad essere distribuiti sul mercato i primi insetti commestibili, inseriti nella categoria denominata novel food, ovvero quei nuovi alimenti super nutrienti che non provocano danni all’organismo umano, che sono presenti in natura in grande abbondanza, e che sono fonte di proteine animali per la nutrizione dell’uomo, praticamente un cibo sostenibile con un impatto ambientale minimo.

Un benvenuto agli insetti sulle nostre tavole dunque, evento già vissuto in tempi non molto lontani da alcuni paesi europei come Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania, e che anche il nostro paese si appresta ad abbracciare; d’altra parte non c’era motivo di aspettare ancora, perché in internet questa nuova tendenza alimentare ha già fatto registrare parecchie adesioni, dato confermato dal numero sempre crescente di persone che comprano insetti commestibili online. Saranno le tarme della farina i primi esemplari di cui verrà legalizzata la commercializzazione, e sarà possibile trovarle in commercio sotto forma di farina animale o così come sono, cioè intere e ben essiccate.

Come si possono cucinare gli insetti?

Allo stato attuale si stima siano circa 2 miliardi le persone che considerano quella di mangiare insetti una pratica del tutto normale, anche se in effetti l’entomofagia (termine greco che indica per l’appunto l’atto del mangiare insetti) è diffusa soprattutto in Asia, Africa, ed America latina, e sta approdando in Europa solo ultimamente. Grilli, cavallette, bruchi, vermi, vespe, formiche, libellule e termìti sono gli esemplari proposti più comunemente sulle tavole mediorientali e su quelle africane, ma anche in Europa iniziano ad arrivare i primi carichi di queste prelibatezze, pronti per essere cucinati in vari modi e consumati in assoluta sicurezza.

Nei paesi dove gli insetti vengono già regolarmente consumati, ovvero quelli mediorientali, africani e sudamericani, essi vengono generalmente cucinati al naturale così come sono, e si possono mangiare fritti, arrostiti, bolliti, o al forno, tradizione alimentare che esiste in Medio Oriente già da moltissimo tempo; nei paesi dell’Europa Occidentale invece, dove queste prelibatezze sono da poco sbarcate, è più probabile che si trovino ridotti a farina ed utilizzati nella preparazione di pane, biscotti, crackers e dolci, o addirittura caramellati e serviti come aperitivo allo stesso modo di arachidi o noccioline.

Molto più sani della carne di maiale

Gli insetti sono una importante fonte di proteine e nutrienti di alta qualità, paragonabile a tutti gli effetti a quelle derivati dal pesce o dalla carne, e contengono inoltre molti minerali come ferro, zinco, magnesio e carboidrati; in poche parole questo nuovo power food è in grado di fornirci lo stesso apporto proteico della carne di maiale, ma con circa il 16% di grassi contro il 48% della carne tradizionale, niente male davvero!

Crescono e si riproducono velocemente, il loro allevamento è possibile quasi a costo zero, richiedendo essi poca acqua e poca manutenzione, ed il loro ciclo di produzione completo ha un impatto ambientale decisamente minore rispetto a quello che ha invece il bestiame naturale; già questi tre elementi dovrebbero farci riflettere profondamente sulla possibilità di usufruire degli insetti per una corretta e sana alimentazione, anche perché tutto il mondo ormai si sta orientando in questa direzione, ed anche in Europa faremmo bene a muoverci in tal senso.

Dove mangiare insetti in Europa

Dati certi e numeri alla mano, risulta che nel solo anno 2017 il mercato mondiale degli insetti abbia di gran lunga superato i 55 milioni di dollari di introiti, almeno secondo le statistiche fornite dalla Global Market Insights, e le previsioni parlano di un enorme incremento ( si parla di cifre almeno una quindicina di volte superiori) previsto entro il 2024; d’altra parte non è poi così impossibile arrivare a queste cifre in così poco tempo, specialmente se si pensa che oggi, quando ancora la tendenza a mangiare insetti non ha ancora ben attecchito, in Europa vengono prodotte circa 6mila tonnellate di proteine di insetti, e si prevede di arrivare a circa 3 milioni di tonnellate entro il 2030.

Belgio, Olanda, Germania e Danimarca sono stati in un certo senso i paesi pionieri di questa nuova tendenza alimentare in Europa, ed oggi in alcuni locali di queste nazioni si possono già mangiare le dieci specie già legalizzate e poste in commercio, ossia: locusta migratoria, verme di farina, verme Buffalo, tarma della cera, locusta del deserto americano, ed alcuni altri insetti per i quali la UE aveva già espresso il suo parere positivo ed autorizzato la commercializzazione. Meglio prepararsi comunque, perché gli insetti prima o poi faranno parte a tutti gli effetti della nostra alimentazione, su questo non ci piove.